jueves, 22 de noviembre de 2007

Le coeur, mon coeur

Ho il cuore straziato
ce l' ho innamorato
l' ho colmo di dolcezza,
non la mia,
ma quella che mi nutre.

E vedo nei loro occhi neri
e ciglia lunghe,
nella loro pelle scura,
nei loro capelli disordinati,
giornate di primavera
avanzando sulla strada.

Sono ancora qui,
per mille,
fioriscono sempre.

Gioventú senza etá,
il mondo tra le mani
che abbracciano il legno
di chitarre e pennelli,
parole che danzano
donando il pensiero,
lanciandolo sulle teste
da rossi aeoroplani.

E vivo col tormento nel cuore
ora piú che mai
perché li guardo
li rivedo
100 anni prima
30 anni or sono
belli, scuri
cavalcando la fantasia,
lo sguardo sperduto
dietro le voci
e le note
che perseguitano
l' orizzonte.

Si, li vedo,
m' incantano le foreste
di colore e uccelli paradisiaci
delle loro menti
e poi li rivedo,
in quel pavimento
bagnato di dolore,
chiedendosi il perché,
coi crampi nell' addome,
le palpebre livide,
le tempie infiammate,
le mani...
le mani distrutte.

E li vedo,
ormai assenti,
trascinando con se
l' animo bastonato.

E mentre ascolto canzoni,
leggo la storia
sulle corde e i fiati,
e sento con le dita
nello spessore di un poncho
il fioco di luce
che si estingue
dai loro occhi.

Il cuore mi si strazia.

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