viernes, 2 de febrero de 2007

Mi fa mal la schiena.

Ecco e non voglio dire altro.

E voglio solo chiudere una porta che da a una stanza piena di gente insopportabile, re e corti, regine e corti, il regno dell' arroganza, il regno di chi riesce a sentirsi grande solo per il fatto di riuscire con qualsiasi mezzo e tecnica psico-linguistica a far sentir, a voler far sentir piccoli al resto.

Ma non riesco, la mia sete di giustizia e di vendetta mi mantiene li, entrando ed uscendo, solo vorrei vederli leccando il suolo dove cammino, vorrei vederli strisciare, non davanti a me, non è necessario, solo vorrei vederli strisciare per sempre davanti al mondo che li circonda.

Ma è sufficiente con che io li dimentichi perchè sono insopportabili si, ma pur sempre anonimi.

E vaffanculo a tutt' i tipi di supponenze emesse da brillantoni che pretendano d' interpretare i miei pensieri e azioni e le azioni altrui.

Le mie ragioni solo le conosco io. E non devo spiegarle. Se di ragioni si tratta.

Qualsiasi qualcuno che si spaventi, non lo faccia ma se lo fa, non mi conosce.

Il fascismo ha molteplici volti, molteplici espressioni, è l' infamia in tutte le sue dimensioni.

E chiamamo anche questo fenomeno "fascismo" dato che è la cosa che più si accosta al mio forte disagio verso il fascismo.

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